Per rispondere a questa domanda, ne abbiamo parlato con Francesco Majno di Small Giants in una puntata del nostro podcast. Insieme a lui, esploreremo alcuni dei più comuni pregiudizi e luoghi comuni che ruotano attorno all’uso di farina di insetti nell’alimentazione, cercando di fare chiarezza una volta per tutte.
È sicuro mangiare insetti?
Uno dei primi dubbi che viene sollevato riguarda la sicurezza del consumo di insetti. La paura di ingerire qualcosa di “insalubre” è comprensibile, ma è giustificata? Nella puntata del nostro podcast Francesco risponde con un deciso sì alla sicurezza della farina di insetti, aggiungendo che non è solo una sua opinione, ma una valutazione basata su rigidi controlli sanitari.
Per cominciare, è interessante sapere che molti di noi già consumano frammenti di insetti in alimenti come farina di grano, pomodori e succhi di frutta. In Occidente, infatti, ingeriamo inconsapevolmente circa mezzo chilogrammo di insetti ogni anno. Separare completamente piccoli frammenti di insetti da prodotti vegetali è infatti impossibile. Inoltre, circa 2 miliardi di persone nel mondo consumano regolarmente insetti nella loro dieta, e lo fanno senza effetti negativi sulla salute.
Ma allora perché non sono ancora così diffusi in Europa? La risposta è semplice: l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha impiegato anni per stabilire regole chiare e severe per la produzione e il consumo di insetti. Solo dopo approfondite verifiche e certificazioni, gli insetti sono stati ammessi nel nostro mercato, con controlli che, come afferma Francesco, sono persino più severi rispetto a quelli per la carne tradizionale.
La farina di insetti è legale?
Molti pensano che la commercializzazione di prodotti a base di insetti sia illegale o addirittura una sorta di “esperimento non regolamentato”. In realtà, non solo è legale, ma il percorso che porta questi alimenti sugli scaffali dei negozi è rigidamente regolamentato dalle autorità europee.
Prima di ottenere l’autorizzazione, ogni specie di insetto destinata al consumo umano deve ricevere un’approvazione da parte dell’EFSA. Solo una volta verificata la sicurezza del prodotto, la Commissione Europea ne autorizza la vendita. Questo significa che ogni azienda deve ottenere un’autorizzazione specifica per ogni tipo di insetto che intende commercializzare.
Ad oggi, in Italia esiste un solo produttore autorizzato di farina di grillo, che ha dovuto seguire un lungo iter di verifiche e approvazioni per ottenere la certificazione. Questo garantisce che i prodotti a base di farina di insetti siano assolutamente sicuri per il consumo umano, in quanto sottoposti a norme severe che coprono ogni fase del processo produttivo.
Valori nutrizionali e benefici della farina di insetti
Un’altra fake news riguarda i valori nutrizionali della farina di insetti: molti pensano che non sia in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali della nostra dieta, ma nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. La farina di insetti è considerata un “super alimento” per il suo alto contenuto di proteine e nutrienti essenziali.
Per esempio, un pacchetto di cracker a base di farina di insetti può contenere più del 20% di proteine, superando di gran lunga la media degli snack tradizionali. Anche la pasta prodotta con farina di grillo ha un contenuto proteico pari al doppio rispetto a quella tradizionale. La farina di insetti è inoltre povera di grassi saturi, offrendo un’alternativa sana rispetto a molti alimenti trasformati.
I benefici nutrizionali, tuttavia, non si fermano qui. La farina di insetti è ricca di micronutrienti come ferro, zinco e vitamine del gruppo B. L’alto valore proteico, combinato a un basso impatto ambientale, rende la farina di insetti una scelta alimentare ideale non solo per gli sportivi e chi cerca un’alimentazione proteica, ma anche per coloro che vogliono ridurre la propria impronta ecologica.
È davvero un nemico della tradizione italiana?
Uno dei pregiudizi più diffusi è che la farina di insetti sia un “nemico” della tradizione italiana, quasi un’intrusione nel “Made in Italy”. In realtà, la tradizione culinaria italiana è caratterizzata proprio dalla capacità di integrare ingredienti provenienti da ogni angolo del mondo, facendoli diventare parte del nostro patrimonio gastronomico.
Nella puntata del nostro podcast, Francesco ci ricorda come cibi iconici della nostra cucina, come il pomodoro, le melanzane e il caffè, siano arrivati da terre lontane e siano stati accolti inizialmente con scetticismo, per poi diventare pilastri della nostra cucina. Pensiamo al pomodoro: originario delle Americhe, ci sono voluti secoli prima che fosse accettato come parte della nostra dieta. Lo stesso vale per molti altri ingredienti: secoli fa, nessuno avrebbe considerato “italiano” il caffè, oggi simbolo della nostra cultura.
Quindi, perché non vedere la farina di insetti come un’altra possibilità di arricchire la nostra cucina? Come sottolinea Francesco, questa “apertura” è stata da sempre una delle caratteristiche vincenti della cucina italiana. Integrare ingredienti nuovi è ciò che ci ha permesso di creare piatti che oggi tutto il mondo ci invidia, e lo stesso potrebbe avvenire con la farina di insetti.
In conclusione
La farina di insetti è un prodotto sicuro, nutriente e sostenibile, che può rappresentare una valida alternativa alle proteine tradizionali. Le autorità sanitarie ne garantiscono la sicurezza, e il processo di certificazione è rigoroso e trasparente.
Sebbene il pensiero di mangiare insetti possa sembrare strano per molti, è importante ricordare che anche cibi che oggi consideriamo normali hanno attraversato una fase di diffidenza. Come ci ha raccontato Francesco Majno nel nostro podcast, l’Italia ha una lunga storia di adattamento e innovazione culinaria, e la farina di insetti potrebbe presto diventare parte di questa tradizione.
Per saperne di più e scoprire tutto sul tema della farina di insetti, non perdetevi la puntata completa del nostro podcast, dove approfondiamo con Francesco questo affascinante e controverso tema.